La funicolare, nata da un idea nel 1870 dal finanziere Ernest Emmanuel Oblieght, e dal progetto dell’ingegnere Olivieri, vide la luce nel 1880, con un costo di 435.000 lire.
Fu inaugurata il 6 giugno e aperta al pubblico il 10 giugno 1880.
Dal 1888 passò alla Thomas Cook Group, che dopo varie vicissitudini con le guide locali (gli tagliarono i cavi e gli incendiarono una stazione) trovarono un accordo con una somma da corrispondere per ogni passeggero che portavano.
Nel 1904 la compagnia demolì i vecchi impianti e costruì una nuova funicolare con motori elettrici al posto di quelli a vapore, ma una terribile eruzione nel 1906 distrusse la linea, che fu ripristinata solo nel 1909; fu operativa fino al 1944 quando il Vesuvio si risvegliò, subì danni irreparabili e non fu più ricostruita.
Al termine della guerra la Thomas Cook vendette ciò che rimaneva degli impianti alla S.F.S.M (Strade Ferrate Secondarie Meridionali, oggi Circumvesuviana) che nel 1947 la rimise in funzione, e per gestirla al meglio creò la Società Ferrovia e Funicolare Vesuviana ma nel 1953 la funicolare del Vesuvio fu sostituita da una seggiovia.
Regolaremente funzionante, portò per anni i turisti sulla cima del Vesuvio, ma impossibilitata a soddisfare la crescente richiesta da parte di numerose comitive e la poca sicurezza della stessa, spesso inagibile per il forte vento, ne portarono alla definitiva chiusura nel 1984.
